domenica 23 febbraio 2020

Domenica 23 febbraio 2020

Carissima S. e blog. 
                                 ieri è stata la prima giornata, dopo la prima mortalità a causa del coronavirus, nella quale tutti i giornali e le Tv hanno parlato solo di questa pestilenza, ormai divenuta pandemica. Verso sera qui a Monselice e nei paesi circostanti, i sindaci hanno emanato un'ordinanza, nella quale vengono vietati tutti gli assembramenti pubblici civili e religiosi. Nel Veneto e in Lombardia sono state sospese tutte le partite di calcio, le scuole di ogni ordine e grado, comprese le Università, sono chiuse. Stamattina sono uscito per andare a Messa e ho trovato il sacerdote fuori della chiesa che ci ha salutati,  ha recitato una preghiera e ci ha impartito la benedizione,e ci ha rispediti a casa. Io non mi ricordo che questa cosa sia mai successa, speriamo che si trovi una soluzione, altrimenti monterà davvero la psicosi. Mi viene anche da pensare, che per procurarci il cibo, si andrebbe meglio se ci fossero ancora le piccole botteghe, che non i grandi supermercati. Chissà forse un domani si ritornerà indietro. Nel fra tempo manteniamoci saldi e forti e aiutiamoci come possiamo. 

Da INTERNET
Una falsa sensazione di sicurezza
Ai nostri giorni, con i farmaci di cui disponiamo, possiamo avere la sensazione di essere al riparo da una grande epidemia come quelle che hanno funestato il passato. Si tratta di un errore: un’ecatombe è sempre possibile. Gli incessanti movimenti di merci e di persone attraverso l’intero pianeta ne aumentano il rischio. Tanto più che, per via di una sensazione di sicurezza dovuta al fatto che gli altri si vaccinano, troppe persone trascurano di vaccinarsi o di far vaccinare i propri figli: il tasso di vaccinazione scende allora sotto la soglia che assicura l’immunità collettiva... Così, nel corso degli ultimi decenni, la Svizzera ha conosciuto diverse grandi epidemie di pertosse (1994-1995) e di morbillo (2006-2009), malattie che si pensavano sotto controllo.


il Boccaccio scrisse

: ".... pervenne la mortifera pestilenza, la quale o per operazion de’ corpi superiori o per le nostre inique opere da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata, quelle d’innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare d’un luogo in un altro continuandosi, inverso l’Occidente miserabilmente s’era ampliata..."...


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