giovedì 30 luglio 2015

telefonata

Carissima S. e blog, ieri sera il cielo era nero, c'era tanta ansia e paura di un imminente cataclisma, ma per nostra fortuna ci sono stati solo lampi e pioggia. Mi sono svegliato stamattina con l'aria più fresca e nel cielo è ritornato l'azzurro. Mi alzo e decido di fare un giro in bicicletta, prendo una strada che mi  porta in campagna. Vedo pozzanghere che mi dicono che la pioggia è caduta abbondante, mi fermo ad osservare lunghi filari di viti e mi avvicino alle piante per vedere grandi grappoli che si stanno tingendo di rosso e di giallo, è uno spettacolo che solo la  Natura ci sa regalare. Riprendo la bicicletta e sto per salire, quando squilla il cellulare: 'Pronto chi parla?' - 'Sono Regi, dove sei!? Ti chiamo per dirti che stampato il mio ultimo libretto e volevo donartelo' - rispondo  'che sto facendo un giro, ma che prima di mezzogiorno ritorno. Ci diamo appuntamento presso la Sede del Gruppo Micologico, del quale Regi fa parte e ne è l'instancabile curatore. Non vedevo l'ora di tornare e di leggere ciò che Regi ha scritto. E la mia curiosità è stata appagata quando ho aperto la sua piccola pubblicazione, che ho trovata densa di tenerezza verso il genere umano, in particolare quello femminile.  E' un libretto molto bello, ma non avevo dubbi che lo fosse.  Ancora una volta Regi ha saputo, con il suo verseggiare, rendere piacevole la giornata di questa lunga estate. Grazie Regi!
Buona giornata!
 
 
Amico mio caro,
le tue liriche sono tristi 
e allo stesso tempo dolci,
come il sentire, raro,
nell'animo umano.
Esse sono empite
delle voci della Natura,
della quale tu hai
un'instancabile cura,
ma anche di passione
per questo nostro tempo,
nel quale viviamo,
che nella tua poesia
più accettabile troviamo.
 
Grazie Regi!
 
 
 


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