venerdì 26 aprile 2019

Venerdì 26 aprile 2019

Carissima S. e blog. 
                                   ieri, con Gemma, sono andato a pranzo da Giovanni, figlio di Gemma e  mio figlio acquisito, per festeggiare il compleanno 86° di Antonio suo suocero, il quale non sta bene, ma è venuto lo stesso assieme alla moglie Elsa. In attesa di sederci a tavola, abbiamo scambiato due parole, ma poi si è addormentato per tutto il pranzo. Al termine ci siamo congedati e Antonio stava ancora dormendo. Tornato a casa Gemma è andata a riposare nella poltrona in camera da letto, mentre io sono rimasto giù sul divano. Dopo un'oretta è arrivata l'amica Luisa, l'ho accompagnata sopra da Gemma e sono rimaste a chiacchierare per più di un'ora. io sono rimasto a guardare la tv e a terminare il libro che è stato scelto da Gruppo di lettura, del quale vi riporto il mio pensiero


Piccole grandi cose di Jodi Picoult

 Il libro che è stato scelto Dal Gruppo di Lettura “ Insieme Tra libri e parole” di Monselice, del quale sono contento di far parte, è un libro che non so se chiamare romanzo, saggio, diario o altro. L’ho letto... e mano a mano che proseguivo nella lettura mi sono sentito coinvolto e interrogato sui miei sentimenti verso le persone di altre razze, non in particolare per quelle nere e verso persone ammalate psichiche, drogate, handicappate...sì verso tutti quelli che sono diversi da me stesso o si presentano fuori dal normale aspetto a cui sono abituato. Non mi sono fatto domande sul razzismo, perché lo collocherei subito sul colore nero della pelle, invece il razzismo lo colloco su tutte le persone che sopra scritto, perché inconsciamente, quando vengo in qualche maniera in loro contato, sono portato a rimanere alla larga, a non avvicinarmi a non frequentarle, pur avendo una educazione cristiana, per la quale dovrei, queste persone, amarle ancora di più, attraverso la vicinanza e l’aiuto se ne hanno bisogno. Pertanto, non occorre essere in America o negli ambienti che l’autrice ha ben descritto nel suo libro per interrogarmi se anche io rifiuto il contatto con persone diverse dal mio mondo. Infatti, quante volte ho cercato di schivare persone o luoghi dove ci sono queste diversità. Però in qualche maniera e con l’aiuto della mia educazione cristiana e dal mio lavoro all’Ospedale, dove ogni giorno ero vicino a persone che erano diverse da me, mi sono avvicinato e frequento tutt’oggi, in piena libertà e consapevolezza le diversità. Termino, dicendo che l’autrice è stata brava nel descrivere il diario della vita dei vari personaggi del libro e aggiungo che in fin dei conti tutti, proprio tutti abbiamo cuore e colore rosso di sangue, perciò non siamo diversi l’uno dal l’altro....

Buona giornata! 


CARO TONY


Quante volte te si partio
Par calche viajo tranquio...
 Calche volta te te ghe fermà
Par metarte in sesto...
Ma dopo te ghe continua
Co bee  jornate
Piene de inpegni de lavoro
E co a fameia che te
Ciamava in coro,
Come te ghe podesto tuti te ghe contentà.
Co e to bee machine e a Elsa in parte
 ‘te ghe visità Paesi e città
Piene de arte;
Te te ghe anca divertio
A zugare a tennis,
Fare de  e bee passeiate in montagna
E a cacia par ti gera na cucagna.
Un cò te ghe da fare
I conti co i to ani
Che  calche volta te fa
Conbatare e straunare i oci,
Ma te sì forte,
Caro Tony, meti da parte tuti i poci
E godete el to conpleano
Ncora par calche ano insieme
Co tuti nialtri in conpagnia
Che a xe a pì bea roba
Che ghe sia

AUGURI TONY!



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