Carissima S. e blog.
oggi tanta pioggia - è il compleanno di mia nipote Anna (16 anni) - mi sono recato all'H per fare gli esami del sangue - ieri sera la Juventus ha pareggiato 1 a 1 con l'Aiax - è stata confermata la relatività di Einstein con la scoperta di un buco nero dove dentro si concentra tutto l'Universo ed è l'inizio di nuove esplorazioni siderali. Dopo queste brevi notizie del presente, vi scrivo una delle belle cose che ho trovato navigando:
Questo è un esempio da seguire, mettere la propria intelligenza a servizio
di chi è nel bisogno ed è l’azione migliore che un uomo possa fare... se questi
gesti vengono compiuti da dei giovani, malgrado il bullismo, il branco e tutte
le altre spericolatezze che i giovani compiono, significa anche che c’è del
buono nella gioventù odierna. Queste credo che siano le cose belle alle quali i mass-media devono dare
più spazio ...non vi pare?
“L’ho fatto per
la mia amica Debora”
Ecco come Loris spiega il motivo che l’ha spinto a programmare una cintura
che aiuti i non vendenti ad orientarsi: una questione di amicizia
Loris Esposito è un liceale di 14 anni che vive a Leno, nel bresciano, dove
frequenta il primo anno al liceo scientifico Vincenzo Capirola di Leno,
ma l’idea risale già a qualche anno fa, gli è venuta in fatti in
seconda media, quando guardando una sua compagna non vedente che si
aiutava con il bastone per camminare nei corridoi, ha pensato che avrebbe
voluto aiutarla, e quando ha iniziata a studiare la programmazione, ha lavorato
per 3 mesi per mettere in atto tutto quello che aveva imparato a
lezione e applicare la teoria alla pratica, per creare le basi di una cintura
che grazie ad un sistema di sensori ad ultrasuoni può segnalare alle
persone non vedenti gli ostacoli che si trovano sul loro percorso, aiutandoli
ad orientarsi nei movimenti. Grazie a dei sensori rileva gli oggetti che ha
intorno: produce un suono diverso se si trovano a destra, a
sinistra oppure davanti alla persona che la indossa. Loris che aveva già pensato
all’idea quando era alle scuole medie, l’aveva portata agli esami di
terza media, quando ha parlato della mancanza della vista come
argomento centrale della sua tesina di fine anno ed ha ottenuto il massimo dei
voti. “In classe c’era un’insegnante di sostegno
che ci ha fatto capire molte cose faceva sentire noi ragazzi come persone con
una missione: aiutare chi è più sfortunato di noi. Una cosa che mi è rimasta
dentro” .Poi grazie ad un corso pomeridiano di programmazione Loris si
appassiona e punta ad un obiettivo più ambizioso, realizzare quell’idea
che era sempre rimasta sulla carta per aiutare Debora a muoversi con
più agilità, senza quel bastone così ingombrante per lei. Così proprio grazie
alla sua invenzione Loris ha da poco vinto un concorso dell’università
Politecnico di Milano, dedicato ai giovani programmatori e ha ottenuto il
primo posto nella categoria “Coolest project” sezione “Utilità
sociale”, vittoria che il mese prossimo, 5 maggio, lo porterà a Dublino, a
presentare il suo prototipo al mondo intero. A spronarlo a partecipare e a
stagli affianco c’è il suo professore di tecnologia, Giuseppe Natale ed è
grazie a lui che Loris, che da grande vuole fare l’ingegnere aerospaziale,
si è convinto ad iscriversi al concorso. E ora l’ha vinto è pronto per volare
in Irlanda per presentare il suo lavoro, ha già in mente di migliorarlo: “voglio
impegnarmi per rendere più piccole le componenti della cintura per non vedenti.
Penso anche di aggiungere auricolari e, per i non udenti, anche un sistema di
vibrazioni. Voglio realizzare anche una sorta di cavigliera, così che i non
vedenti possano superare senza problemi gradini e marciapiedi”
Ermellina Ravelli, preside storica dell’istituto superiore che frequentano
sia Loris che Debora racconta sorridente: “Il destino vuole che siano di nuovo
entrambi nella stessa scuola lei è al linguistico, lui allo scientifico.
L’aiuto che Loris potrà dare fuori, ad altre persone non vedenti, in questa
scuola di provincia lo condividiamo già. E la trovo una storia bellissima” Chissà
che non sia proprio la sua amica Debora, una volta che il prototipo
avrà preso forma, la prima a provare l’invenzione pensata dal compagno, proprio
per lei!
Il buco nero inghiotte
tutte le scoperte e le conoscenze
fatte fino ad oggi
e ben diceva Einstein
nella sua Teoria sulla Relatività
che oggi è stata confermata
con la scoperta del buco nero
Non c'è nulla di definitivo e certo
tutto è relativo
ma per chi ha Fede
è Certezza Eterna
tutto si compie e nulla
più è relativo.
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