giovedì 4 aprile 2019

Giovedì 4 aprile 2019

Carissima S. e blog.
                                  la vita spesso riserva delle sorprese fin dalla nascita e queste sono rare malattie o sindromi che si portano e si devono sopportare  per tutta la vita. C'è però chi riesce a conviverci talmente bene che riescono a raggiungere traguardi insperati. Ne è un esempio questa bella notizia, ancora più bella, perché è la storia di vita di una ragazza del nostro territorio padovano.

Mondiali Special Olympics, Abu Dhabi
2019
  
   Tra i 115 bravissimi atleti che rappresentano la nostra nazionale azzurra, c’è Veronica Paccagnella, 17enne padovana, di Veggiano, nuotatrice fin da piccola è poi passata all’atletica leggera ed infine da un paio di anni si è avvicinata e appassionata alla ginnastica artistica,
che ad Adu Dhabi con solo due anni di allenamento alla spalle, ha fatto incetta di medaglie, portandosene a casa 4 podi, medaglia d’argento nel volteggio e quella di bronzo in all around, trave e corpo libero e ha registrato anche il terzo miglior punteggio al mondo nella sua categoria
Veronica due anni fa è entrata, per puro caso, nella palestra della Blukippe di Albignasego, team di Special Olympics e, dopo una prima lezione di ginnastica artistica, ha capito che era quello il suo sport.
Infatti nella biografia dell’atleta pubblicata sul sito degli Special Olympics racconta:
«Per me con la ginnastica è stato subito amore. Sembra che io faccia ginnastica da sempre, in casa, dopo i compiti, non faccio altro che esercitarmi nei passi del corpo libero o fingere di essere sulla trave e fare un passé»
le sfide Veronica le sa affrontare davvero, a cui a soli due anni è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta, un tumore del sangue che le è costata mesi di chemioterapia, e come ricorda lei, “la momentanea perdita di tutti i capelli” e purtroppo il papà è venuto a mancare sempre per un tumore, ma Veronica combatte e anche grazie allo sport si sta prendendo la sue piccole/grandi rivincite sulla salute e la sfortuna
«Da piccola dicevo di essere ‘ammalata’ di sindrome di Down, ma la mamma, poi, mi ha spiegato che non è una malattia, ma una condizione genetica.
Crescendo ho capito che faccio un po’ più fatica degli altri, ma posso raggiungere grandi risultati e lo sport è stato un grande aiuto»


Ogni creatura ha il suo ruolo
in questo mondo,
anche le più insignificanti,
anche quelle che nascono
con malattie o sofferenze varie.
Tutti uomini, animali, insetti, piante,
siamo inseriti in questo 
meccanismo complesso
 che è la vita.
Tutti abbiamo un ruolo,
ma ci sono uomini, animali, insetti, piante,
che si impegnano e trovano la forza
per sopravvivere, aiutare a vivere
e vincere comunque,
anche contro la malasorte.


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