Carissima S. e blog.
la vita spesso riserva delle sorprese fin dalla nascita e queste sono rare malattie o sindromi che si portano e si devono sopportare per tutta la vita. C'è però chi riesce a conviverci talmente bene che riescono a raggiungere traguardi insperati. Ne è un esempio questa bella notizia, ancora più bella, perché è la storia di vita di una ragazza del nostro territorio padovano.
Mondiali Special Olympics, Abu Dhabi
2019
Tra
i 115 bravissimi atleti che rappresentano la nostra nazionale azzurra,
c’è Veronica Paccagnella, 17enne padovana, di Veggiano, nuotatrice
fin da piccola è poi passata all’atletica leggera ed infine da un paio di anni
si è avvicinata e appassionata alla ginnastica artistica,
che ad Adu Dhabi con solo due anni di
allenamento alla spalle, ha fatto incetta di medaglie, portandosene a
casa 4 podi, medaglia d’argento nel volteggio e quella di bronzo in
all around, trave e corpo libero e ha registrato anche il terzo miglior
punteggio al mondo nella sua categoria
Veronica due anni fa è entrata, per puro
caso, nella palestra della Blukippe di Albignasego, team di Special Olympics e,
dopo una prima lezione di ginnastica artistica, ha capito che era quello il suo
sport.
Infatti nella biografia dell’atleta pubblicata sul sito degli Special Olympics racconta:
Infatti nella biografia dell’atleta pubblicata sul sito degli Special Olympics racconta:
«Per me con la ginnastica è stato
subito amore. Sembra che io faccia ginnastica da sempre, in casa, dopo
i compiti, non faccio altro che esercitarmi nei passi del corpo libero o
fingere di essere sulla trave e fare un passé»
le sfide Veronica le sa affrontare
davvero, a cui a soli due anni è stata diagnosticata una leucemia
mieloide acuta, un tumore del sangue che le è costata mesi di
chemioterapia, e come ricorda lei, “la momentanea perdita di tutti i capelli” e
purtroppo il papà è venuto a mancare sempre per un tumore, ma Veronica
combatte e anche grazie allo sport si sta prendendo la sue
piccole/grandi rivincite sulla salute e la sfortuna
«Da piccola dicevo di essere ‘ammalata’ di
sindrome di Down, ma la mamma, poi, mi ha spiegato che non è una malattia, ma
una condizione genetica.
Crescendo ho capito che faccio un po’ più
fatica degli altri, ma posso raggiungere grandi risultati e lo sport è stato un
grande aiuto»
Ogni creatura ha il suo ruolo
in questo mondo,
anche le più insignificanti,
anche quelle che nascono
con malattie o sofferenze varie.
Tutti uomini, animali, insetti, piante,
siamo inseriti in questo
meccanismo complesso
che è la vita.
Tutti abbiamo un ruolo,
ma ci sono uomini, animali, insetti, piante,
che si impegnano e trovano la forza
per sopravvivere, aiutare a vivere
e vincere comunque,
anche contro la malasorte.
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