Carissima S. e blog.
Andare,
partecipare, ascoltare, vedere, scrivere, leggere, organizzare...tutte azioni
che mi è sempre piaciuto fare, ma che a causa di questo intervento non riesco
ancora a compiere nel migliore dei modi, ma mi è ritornata la voglia... ed è
già una bella cosa. Mi dicono che ci vuole tempo per riprendere la routine
quotidiana e lo constato da me stesso, perché quando vado a camminare o andare
in bici, mi ritrovo col ginocchio gonfio e stanco. Tempo al tempo e con un po
più di riposo ....ritornerò a riprogettare i tanti bei momenti che finora ho
vissuti, ma se questo non avverrà non mi strapperò nei i cappelli e non farò
sgorgare lacrime di pianto, ma conviverò con tutto quello che mi sarà concesso
di fare e accetterò di malavoglia il vecchio proverbio: - tote a corona
caro....-
In questi
giorni, alterni tra sole e pioggia, dopo l’intervento ho ripreso a camminare e
ad andare in bicicletta. Ieri, nel primo pomeriggio soleggiato, sono passato
davanti alla Chiesa di santo Stefano, in fieri per essere restaurata. La porta
centrale era semiaperta e incuriosito mi sono avvicinato. Al suo interno, nella
grande aula del’abside centrale, c’era in scala ridotta le foto di tutto il
ciclo pittorico che Giotto tra il 1303 e il 1305 ha dipinto nella Capella degli
Scrovegni a Padova. Mi sono emozionato nel visitarla, perché l’avevo vista a
Padova molti anni fa, assieme a dei cugini. Le fotografie sono così ben fatte
che non hanno nulla da invidiare alla realtà, anzi direi che l’ho apprezzata
molto di più, perché ho potuto vedere... de visu tutto il ciclo. Spero che
molti miei concittadini la vadano a vedere, perché merita di essere visitata e
allo stesso temo possono ammirare la possanza del manufatto della Chiesa di
santo Stefano che è in fase di restauro avanzato.
Buona giornata!
Il passato rivive
attraverso le antiche vestigia
di imponenti manufatti
che i signori dell'epoca
hanno costruito in luoghi
strategici che potevano
gestire con i loro soldati
Sempre con le armi
hanno distrutto e costruito
Ancora oggi come nel passato
le armi distruggono
e nulla l'uomo ha imparato
dal passato.
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