sabato 6 aprile 2019

Sabato 6 aprile 2019

Carissima S, e blog.
                                 non si parla mai abbastanza dell'inquinamento, on particolare di quello della plastica che non è biodegradabile. Pertanto, ecco un'altra bella notizia che proviene dal nostro territorio veneto:

Plastica Addio! Dal Veneto arriva la pellicola per cibi 100% naturale fatta dalle api
Un’ idea ecologica ed innovativa quelle che arriva da Castelfranco Veneto
dove si pensa a soluzioni alternative per liberarsi una volta per tutte dalla plastica
sostituendola con un materiale ecologico 100% naturale, composto da fibra di cotone olio di jojoba e ingrediente speciale, la cera d’api, che a differenza della pellicola trasparente di plastica, non inquina e può essere riutilizzato 100 volte per singolo foglio. Apepak è fatto di cotone biologico certificato Global Organic Textile Standard, o riciclato dagli avanzi dei laboratori tessili italiani. La cera d’api, la resina di pino e l’olio di jojoba sono forniti da apicoltori e aziende italiane, con quindi una grandissima cura per i dettagli e le materie prime. Questo super materiale di chiama Apepak e l’idea e la realizzazione vengono dalla cooperativa sociale Sonda, che sta facendo parlare molto di sè grazie ai social, e Apepak si presenta come un panno di cotone, che lavorato con cera d’api e olio di jojoba diventa modellabile e resistente ad unto e perdite, così da poter essere utilizzato per ricoprire gli alimenti, Il vantaggio è quello di non usare la plastica, di avere un prodotto riutilizzabile e che alla fine del suo ciclo di vita non inquina è traspirante e permette quindi che il contenuto avvolto respiri, perfetto quindi per i prodotti come pane e prodotti di panificazione per evitare che l’umidità li renda molli. Perfetto anche per frutta e formaggi, per mantenerli freschi ed in buone condizioni a lungo, Apepak sostituisce gli involucri usa e getta di carta, plastica e alluminio, così da:
Risparmiare 9 kmq di involucri di plastica all’anno
Remunerare 30 minuti di lavoro di un socio svantaggiato di Sonda Società Cooperativa Sociale Onlus
Remunerare 3 giorni di lavoro di api da miele italiane
Sostenere l’agricoltura di cotone biologico e dare una nuova vita agli avanzi dei laboratori tessili italiani.
La cooperativa ha un laboratorio a San Vito di Altivole, e li sta già producendo e sperimentando questa nuova pellicola, anche grazie all’aiuto di un gruppo di volontari che la sta testando per capire come migliorare il prodotto per renderlo unico nel suo genere, Francesca Amato, vicepresidente della cooperativa racconta a TribunaTreviso: “L’idea ci è arrivata da un nostro amico negli Usa che ha registrato il marchio Apepak. Per noi però ha anche un’altra valenza: quella che questa produzione si trasformi in posti di lavoro per persone svantaggiate, Ci sono già alcuni prodotti similari ma stiamo cercando di avere un prodotto più ecologico possibile.” l’idea della cooperativa non è solo quella di creare un prodotto completamente ecologico e buono per l’ambiente, ma anche quella di inserire e dare lavoro a persone in difficoltà Ecco cosa si legge sul sito internet di ApePak:
L’ALTERNATIVA NATURALE AGLI INVOLUCRI DI PLASTICA
Dopo una vita di sogni e un anno di sviluppo, eccovi la nostra idea:
Apepak sostituisce gli involucri usa e getta, ​È durevole, multiuso, malleabile, ntisettico, sigillante, biodegradabile…

Apepak è perfetto per portare un panino a scuola, la frutta in ufficio, far lievitare un impasto o sigillare il piatto degli avanzi. E tu, come lo userai?
Bella idea, italiana, per tutti gli appassionati di sostenibilità e per chi vuole ridurre i consumi di plastica monouso!


Se l'uomo con la sua intelligenza
riesce ad aprire nuove strade
contro l'inquinamento
La Natura ci offre un insetto
che opera tutto campo
per salvaguardare
la salute dell'uomo, delle piante
e degli animali
Ed ora si è scoperto
che l'ape ha enormi qualità potenziali
per aiutare a migliorare la vita
che si sta deteriorando 
e che sembra essere già allo sbando
Ecco che l'alleanza tra l'uomo e la Natura
ci ridona la perduta speranza. 


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