Carissima S. e blog.
come ho già avuto modo di scrivervi, ogni tanto vado in internet alla ricerca di buone notizie e ho trovato qualcosa che riguarda la felicità:
Essere generosi attiva le aree
cerebrali della felicità.
Generalmente i comportamenti generosi sono comuni a molti
individui e spesso gli individui non ne traggono un apparente vantaggio, nel
corso della storia sono molte le teorie e ricerche che si chiedono cosa ne
ricavino le persone con l’essere generose e altruiste.
Questa ricerca in ambito psicologico ci risponde che la
motivazione che spinge le persone ad essere generose si trovi in un guadagno in
“felicità” i ricercatori hanno sottoposto ad una risonanza magnetica funzionale
un campione di 50 persone, per monitorare la loro attività cerebrale
durante un test psicologico durante la risonanza ai pazienti veniva chiesto di
svolgere un compito; metà di loro doveva elencare come avrebbero speso una
somma di circa 85 euro per se stessi, (comprare vestiti, cibo, andare a
divertirsi) mentre a l’altra metà del campione veniva chiesto come, la stessa
quantità di soldi, l’avrebbero spesa per gli altri (pagare una cena o da bere
ad amici o partner per esempio) il secondo gruppo, quello indotto a pensare in
maniera altruista, ha riportato una maggiore attività in corrispondenza di
un’area del cervello associata alla percezione della felicità., rispetto a chi
invece avrebbe speso i soldi per se stesso.
I risultati della risonanza magnetica riportavano una maggiore e più forte attivazione di alcune aree del cervello: la giunzione temporo-parietale, coinvolta nell’empatia e dove vengono processati i comportamenti generosi;
§ la
corteccia orbito-frontale, dove vengono “valutati” i pro e i contro delle
azioni che intraprendiamo, il nucleo striato ventrale, associato alla felicità.
Inoltre sembra che queste attivazioni restino tali indipendentemente dalla
cifra con cui si è generosi, quindi se si “dona di più o di meno” e che anche
pensare di essere generosi in futuro attivi le stesse aree. Per il futuro sarà
interessante, secondo la ricercatrice Soyoung Park, andare ad analizzare altre
sfaccettature della connessione tra altruismo e felicità, per esempio: se la
comunicazione tra queste aree del cervello possa essere allenata e come e
se l’effetto si ottiene anche “a comando” ovvero se una persona si
comporta generosamente al solo scopo di sentirsi più felice.
Buona giornata!
La felicità
è
ritrovarsi tra amici
è
rilassarsi seduti in verde prato
è
farsi accarezzare dal primo sole primaverile
è
condividere desideri e passioni
è
essere sempre disponibili
gli uni agli altri.
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