mercoledì 8 ottobre 2014

Giornata piena


Carissima S. e Blogs, ieri ho partecipato a due incontri, il primo verteva sull'aorganizzazione sulle celebrazioni da  tenersi per il centenario della prima guerra mondiale; il secondo è stato l'incontro al Corso dell'A.V.O.
In entrambi gli incontri ho percepito il clima del '900. A modo mio ve li racconto. Buona giornata!

La loggetta restaurata,
tra le sue vecchie mura
è divenuta sede della cultura.
Riunite in questo sito
si son trovati i rapresentanti
del comune, delle associazini d'arma,
delle scuole, del turismo, della  e dell'arte,
tutti hanno contribuito ad adoperarsi
 per organizzare il centenario
della prima guerra mondiale,
accaduta tra il 1915 e 1918.


La nostra città di Monselice
ha nel suo territorio un sito importante
che si chiama Lispida, dove  in quel peridodo
ha alloggiato il Re e la sua famiglia.
Questo luogo privilegiato, tutto il territorio e la città intera
saranno teatro di eventi che evidenzieranno
le vicende della guerra, ma sopratutto della pace.
Mostre fotografiche, disegni, racconti, musica e poesia
favoriranno i ragazzi delle scuole
a dar sfogo alla loro fantasia.
Un giovane  monselicense molto preparato
e nel trentino, da tempo emigrato,
ha presentato il suo progetto
PER VIAM SILICIS
per portare Monselice a una
CITY OF PEACE
 nel contesto O.N.U. e U.N.E.S.C.O.
L'entusiasmo è entrato nelle menti e nel cuore
di tutti i partecipanti, perché la 
PACE
ancor oggi è uno dei temi più importanti.



Al 24° Corso A.V.O.
ho ascoltato con attenzione il relatore,
Presidente del Comitato Etico dell'Azienda Ospedaliera.
Egli ha parlato sull'evoluzione e la trasformazione
della medicina da '900 in poi. 
Ci ha detto che ha letto  un libro 
con il seguente titolo: STRANGERS AT THE BEDSIDE,
il quale credeva parlasse di estranei  in ospedale,
ma invece l'autore dice che i medici stessi sono degli estranei.
Mentre nel '900 si nasceva e si moriva in casa,
oggi tutte le cure, la vita e la morte, avvengono in ospedale.
La teconologia e la iper-specializzzazione ha prodotto
una medicina e dei medci che si occuppano non di Hòlon (intero),
ma soltanto di una parte del corpo e addirittura di un organo.
Mentre il medico del '900 entrava nelle case
e faceva parte della vita della comunità,
pertanto era uno di famiglia,
oggi il medico è in ospedale e il paziente 
non si chiama più per nome, ma per patologia.
Ci ha fatto sorridere, raccontandoci un fatto
che gli è successo a settembre di quest'anno,
un suo congiunto è stato operato in ospedale
e quando l'infermiera è uscita dalla sala operatoria
si è rivolta a noi, che eravamo in trepida attesa,
e ci ha detto: Siete voi i familiari del NEUROMA?
Preparati, professionali ma senza umanità, 
questa è l'evoluzione della teconologia e della scienza medica.
Si è passati dal paternalismo del '900 al Consenso infortmato,
nell'ospedale sono entrati psicologi, filosofi, avvocati.
Il paziente non è più una persona e...

CORAJO CHE A VITA XE' ON PASSAJO!

Il Comitato Etico dell'Azienda ULSS 17, c'è da circa 8 anni,
a questo per un parere sul da farsi in caso di preoccupazioni sulla salute,
si possono rivolgere i medici, i pazienti e i loro familiari, ma anche semplici cittadini.
Consultare il sito aziendale.

 
  



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