mercoledì 1 ottobre 2014



Carissima S. e Blogs, il raffrdeore e la conseguente bronchite non mi lasciano, pertanto ho trascurato il blog. Vi chiedo venia e oggi ci provo, relegato in casa sotto tutela degli antibiotici.
Buona giornata!


Albe e tramonti,
anche otto secoli fa
si susseguivano gli uni li altri,
ma le vicende della nostra 
Monsilicis
erano ben altre.
Ezzelino da Romano,
il tristo tiranno, aveva fortificato la città.
Ben cinque cerchia di mura la avvolgevano
e dalla cima della Rocca, il mastio
vigilava su eventuali nemici in arrivo.
Da Nord a Sud e da Este a Ovest,
da quassù le vedette osservavano la pianura.
Ezzelino aveva fatto costruire
il suo castello fortino, da questo luogo
espandeva le sue spire su tutto il territorio italico..
 L'imperatore Federico II era grato 
a questo suo luogotenente, scaltro e intraprendente,
tanto da dargli il potere di vita o morte sui suoi abitanti.
All' annunzio dell'arrivo dell'mperatore,
Ezzelino indisse la Giostra da tenersi 
nel nono mese d'anno.
I giovani del contado sono stati chiamati
a gareggiare in tenzoni di abilità
come il tiro dell'arco, la gara di forza,
il gioco degli scacchi, la corsa a  piedi,
e la tenzone dei cavalli, altermine delle gare,
al vincitore veniva consegnato il Palio.
Vennero dunque i dì di festa,
da tutte le nove contrade arrivavano
i popolani con le opere da loro create o colitvate,
e le ragazze affluivano tutte agghindate,
le dame accasate dentro le mura della città
vestivano le stoffe più pregiate.
Ancora oggi dopo centinaia d'anni,
nella città della Rocca
si perpetua questa storica rievocazione
che si tiene nel mese di settembre d'ogni anno,
con l'odierna tenzone della Giostra della Rocca,
alla quale le nove contrade 
Torre, San  Martino, San Cosma, San Bortolo,
Marendole, Cà Oddo, San Giacomo, Carmine, Monticelli,
pertecipano festanti , con astuzie e inganni
da ormai trent'anni.

W LA GIOSTRA DELLA ROCCA!



Nessun commento:

Posta un commento