giovedì 2 maggio 2019

Giovedì 2 maggio 2019 

Carissima S. e blog.
                                  oggi sarebbe il compleanno di Maria, la mia prima moglie che mi ha lasciato il 10 novembre 2002, Maria l'ho conosciuta nel 1968. Era inverno nel periodo di carnevale, era una domenica fredda, io e gli amici Roberto e Massimo, ci eravamo messi d'accordo per andare a ballare al Cristallo a Este, perché loro due avevano conosciuto due ragazze e si erano dati appuntamento in quella sala da ballo, che non era altro che un ex cinema, ma avevano anche detto che c'era una terza ragazza e che se avevano un amico potevano portarlo. In quei meravigliosi anni il nostro desiderio più grande, nel tempo libero o festivo, era quello di correre dietro alle ragazze. I miei amici si davano da fare molto più di me, perché avevano un lavoro e cercare ragazze era la loro occupazione principale. Mentre per me era più importante cercare un lavoro stabile che mi permettesse di avere i soldi per formarmi una famiglia. Infatti, a quell'epoca io alternavo il lavoro tra il sostituto portalettere, l'impiegato straordinario presso le Poste Italiane e facevo l'impiegato presso lo Studio Legale di mio cognato Benito che era Avvocato. Dunque, avendo un lavoro precario, avere una ragazza fissa e pensare al matrimonio, era per me folle. Quella domenica, i miei amici mi hanno chiesto se volevo andare con loro a ballare a Este e io ho risposto di sì volentieri. Mi ero appena fatto fare una bel vestito grigio verde con tanto di panciotto, era una bella stoffa, ma il tessuto era un misto lana, ma di questa ce ne era molto molto poca. Pertanto, poiché faceva molto freddo, mi ero messo anche le mutande lunghe di lana. Partiamo verso Este con l'auto di Massimo e siamo entrati nella sala da ballo che era già piena di giovani. I miei amici hanno subito visto il tavolo dove erano le ragazze con le quali avevano appuntamento e sono andati verso di loro, io li ho seguiti e mi hanno presentato, ci siamo seduti e poco dopo essi e le loro ragazze sono andati in pista a ballare, io sono rimasto al tavolo assieme a una ragazza piccolina di nome Luigina, con la quale ho cercato il dialogo, ma senza risultato, perché guardava in giro....era distratta, le ho chiesto anche di ballare, suonavano un tango che mi piaceva, ma Luigina mi ha risposto che non lo sapeva ballare e non ne aveva voglia, dicendomi così...mi ha indicato sua sorella Maria che stava sopra sul palco, Maria guardava verso di noi e così alzando gli occhi ho potuto vederla, a prima vista non ne sono rimasto ben impressionato, ma vedendo inutile insistere con Luigina, ho fatto cenno a Maria di scendere per fare quel tango. In un battibaleno Maria era difronte a me, non era bella come sua sorella, era un po più alta e ballava bene, ma sopratutto mi sorrideva con la bocca e con gli occhi e mi è sembrata più carina di come l'avevo vista lassù sul palco. Con Maria ho ballato tutto quel pomeriggio, con le mutande di lana ho sudato parecchio, ma ho continuato a ballare, perché vedevo che le piaceva la mia compagnia. Le ore sono trascorse in fretta, i miei amici volevano tornare a casa, era giunta l'ora di salutarci, non so nemmeno come, ho chiesto a Maria se potevo rivederla e ci siamo dati appuntamento.... al quale ne sono seguiti molti altri, molto ravvicinati, perché in quel periodo io ero senza lavoro. Incontro dopo incontro è arrivata l'estate, io ho trovato lavoro, tramite un cliente di mio cognato, in un cantiere a Uliveto Terme in Provincia di Pisa, Maria invece è stata chiamata da una zia di Jesolo che aveva una Pensione in Via Bafile, la via principale di quella località balneare. Quell'estate, per me e Maria è stato un lungo periodo di mal stare a causa della lontananza, mitigato dalla scambio di lettere che tutti i giorni ci scrivevamo.... quelle lettere  le conservo in una scatola di legno che ho sempre difronte a me...

Buona giornata!


Guardo con nostalgia
le piante scolpite ad arte
nella Piazza di Este
con un suonatore al pianoforte
Mi sembra di riudire le note
della musica da ballo al Cristallo
Rivedo Maria accanto a me
Rivedo il suo sguardo 
dolce e innamorato
Rivedo il mio comportamento 
che Maria mai si è meritato
ma che con il senno del poi
oggi io giudico scellerato
ma spero che tu da lassù
mi abbia perdonato.




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