Carissima S. e blog, ieri sera
sono andato a camminare con i Camminanti del mercoledì. Ci siamo trovati alle
20,30 in Piazza Mazzini, eravamo circa 200. Siamo partiti attraverso la via
Santo Stefano Superiore, San Martino, abbiamo attraversato la circonvallazione al
Santo e il Blu Dream (ex Ceffri), via Arzer di mezzo, poi ai piedi del cavalcavia che attraversa l’autostrada,
non siamo saliti, ma abbiamo preso la strada laterale a sx, ci siamo inoltrati
verso i campi e un lunghissimo ‘carezon’ ci ha portato in via Piave, l’abbiamo attraversata
e abbiamo preso l’argine del Bagnarolo dopo
avere attraversato il ‘Ponte de Maia’ (Sturaro). A meta percorso di ritorno
verso Monselice, all’altezza di ‘5 dita’, Silvano ci ha raccontato la sua
storia. Con dovizia di particolari, egli ci ha raccontato dei ritrovamenti che
sono stati fatti in queste terre, in modo particolare ci ha parlato del
ritrovamento dell’urna cineraria della
Famiglia Volumnii (ora al Museo Eremitani di Padova) che testimonia la presenza
del passaggio dei Romani, delle centurie affidate ai reduci e delle bonifiche
fatte nell’epoca. Silvano ci ha anche
detto che questo territorio è stato
sotto il dominio Asburgico, i quali prima di lasciare questi luoghi, in
particolare il Castello del Catajo a Battaglia, si sono portati via una enorme
collezione di opere d’arte e di strumenti musicali che oggi si trovano in vari
musei di Vienna. Silvano ha scelto questo luogo di sosta per raccontarci la
storia, perché nella notte ancora giovane, abbiamo ammirato le magnifiche sagome del Montericco e della Rocca
illuminata. Al termine non abbiamo proseguito per l’argine che ci avrebbe condotto
fino alla idrovora del Bagnarolo, ma siamo scesi verso i campi abbiamo
attraversato una vecchia fattoria abbandonata e siamo sbucati in via Savellon,
non prima con mia grande sorpresa, avere visto un gruppo di case nuove sperduto
in mezzo ai campi, che mai avrei immaginato che ci potesse essere. Da via
Savellon abbiamo preso l’argine del BIsatto che ci ha ricondotti in Piazza Mazzini.
Un plauso grandissimo a Silvano, sua moglie Gabriella, al figlio Federico e a
tutti i collaboratori per questa magnifica passeggiata di circa 8 km. Buona
giornata!
Viserbella 05 giugno 2015 - venerdì
C’è bassa marea e lungo una lunga striscia di sabbia mi avvicino
camminando su di essa, alla scogliera che salgo non senza una certa difficoltà,
così mi accorgo, ancora una volta, che
non ho più 20 anni,. In cima ammiro tutta la grandezza del mare fino all’orizzonte.
In lontananza si vedono i pescherecci che ritornano dalla pesca notturna, le
boe rosse che segnalano la via e l’azzurro sfumato dalla luce solare che ha
riflessi rosati. È un’altra buona giornata!
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