All’inizio di
questa avventura come lettore costante, mi sono molto preoccupato, ma con
l’andare del tempo ho fatto il possibile per essere presente agli incontri
mensili.
Devo confessare che
mi piace appartenere a un Gruppo che sa apprezzare, commentare e anche non
essere d’accordo tra di noi e con i vari autori.
Soprattutto mi piace la complicità del
Gruppo nel leggere il medesimo autore. Mi piace anche scrivere e descrivere con
molta semplicità il contenuto dei libri. Pertanto, perdonatemi eventuali errori
che troverete in INTERPRETAZIONE.
Dopo gli incontri con il Gruppo di
Lettura, al ritorno a casa trascrivo le mie impressioni sui miei frettolosi
appunti presi e ne traggo le mie impressioni.
Voglio trasmettere i miei pensieri sui libri a tutti voi che amate leggere.
LA MIA INTERPRETAZIONE di
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
Ho
avuto la curiosità di vedere il significato delle parole nel vocabolario
Orgoglio: stato d’animo di chi presume
troppo di sé e quasi disprezza gli altri. Alterigia, superbia. In senso positivo:
onore,vanto fierezza.
Pregiudizio: idea sbagliata che prescinde da
un giudizio senza conoscere.
Attraverso la lettura di questo libro, ho
vissuto anche io in quell’epoca, nella quale le famiglie inglesi che non
vivevano all’ombra della Corte, ma che erano comunque benestanti, avevano
l’unica preoccupazione di maritare le figlie con delle persone che avessero una
cospicua somma di denaro e una casa con servitù. E’ il caso della famiglia
Bennet e delle sue cinque figliole. La sig.ra Bennet era sempre alla ricerca di
un buon partito per le sue belle figlie, in particolare per Giovanna, la più
bella, per Elisabetta (Lisetta) la più audace
e intelligente. Le altre due erano ancora giovani e guardavano, con
frivolezze varie, i giovani ufficiali della guarnigione inglese. Il modo di
esprimersi, il comportamento e le amicizie di tutte queste persone, era dettato
dalla stessa educazione, impartita dalle regole che caratterizzavano la società
inglese dell’epoca. Le giornate di queste famiglie, si svolgevano tra inviti a
pranzo, the e balli di società. I molti personaggi che l’autrice ci presenta
nel libro, sono tutti, più o meno, appartenenti a codesta società e nulla hanno
a che vedere con il popolo. Pertanto, tutti coloro che non dovevano
preoccuparsi del vivere quotidiano, erano pieni di Orgoglio e spesso avevano anche molti Pregiudizi sulle
persone che frequentavano e i pettegolezzi divenivano così l’occupazione
principale delle loro giornate.
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