martedì 17 marzo 2015

lettura 1

 
All’inizio di questa avventura come lettore costante, mi sono molto preoccupato, ma con l’andare del tempo ho fatto il possibile per essere presente agli incontri mensili.
Devo confessare che mi piace appartenere a un Gruppo che sa apprezzare, commentare e anche non essere d’accordo tra di noi e con i vari autori.
        Soprattutto mi piace la complicità del Gruppo nel leggere il medesimo autore. Mi piace anche scrivere e descrivere con molta semplicità il contenuto dei libri. Pertanto, perdonatemi eventuali errori che troverete in INTERPRETAZIONE.
      Dopo gli incontri con il Gruppo di Lettura, al ritorno a casa trascrivo le mie impressioni sui miei frettolosi appunti presi e ne traggo le mie impressioni.
            Voglio trasmettere i miei pensieri sui libri a tutti voi che amate leggere.
LA MIA INTERPRETAZIONE di
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
Ho avuto la curiosità di vedere il significato delle parole nel vocabolario
Orgoglio: stato d’animo di chi presume troppo di sé e quasi disprezza gli altri. Alterigia, superbia. In senso positivo: onore,vanto fierezza.
Pregiudizio: idea sbagliata che prescinde da un giudizio senza conoscere.
   Attraverso la lettura di questo libro, ho vissuto anche io in quell’epoca, nella quale le famiglie inglesi che non vivevano all’ombra della Corte, ma che erano comunque benestanti, avevano l’unica preoccupazione di maritare le figlie con delle persone che avessero una cospicua somma di denaro e una casa con servitù. E’ il caso della famiglia Bennet e delle sue cinque figliole. La sig.ra Bennet era sempre alla ricerca di un buon partito per le sue belle figlie, in particolare per Giovanna, la più bella, per Elisabetta (Lisetta) la più audace  e intelligente. Le altre due erano ancora giovani e guardavano, con frivolezze varie, i giovani ufficiali della guarnigione inglese. Il modo di esprimersi, il comportamento e le amicizie di tutte queste persone, era dettato dalla stessa educazione, impartita dalle regole che caratterizzavano la società inglese dell’epoca. Le giornate di queste famiglie, si svolgevano tra inviti a pranzo, the e balli di società. I molti personaggi che l’autrice ci presenta nel libro, sono tutti, più o meno, appartenenti a codesta società e nulla hanno a che vedere con il popolo. Pertanto, tutti coloro che non dovevano preoccuparsi del vivere quotidiano, erano pieni di Orgoglio e  spesso avevano anche molti Pregiudizi sulle persone che frequentavano e i pettegolezzi divenivano così l’occupazione principale delle loro giornate.

 

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