domenica 13 marzo 2016

Ecco è tornato il cielo grigio

Domenica 13 marzo 2016  

   Carissima S. e blog, anche oggi è la dimostrazione di come si alternino i giorni belli con quelli meno belli, ma ringraziamo il Signore che ci dona anche questo domenica. Ci stiamo avvicinando in fretta a Pasqua, i ragazzi che vanno a scuola sono in fermento, perché sanno che avranno qualche giorno di vacanza, anche i loro insegnanti non vedono l'ora di riposarsi un po'. A questo proposito ringrazio tutti gli studenti e i loro precettori, che hanno inviato le poesie per il 1° Concorso che è stato indetto dai Poeti della Rocca in Fiore insieme con il Comune. Sono arrivate numerose opere e le stiamo esaminando con molto interesse. Sabato prossimo, 19 marzo, alle ore 10 verranno consegnati i premi in Sala Consiliare. Sarà una bella giornata anche con il tempo così ...così. Inoltre, speriamo che altri ragazzi vengano a fare fiorire gli alberi spogli del giardino davanti al Municipio, con i loro pensierini, notavo con molta simpatia, i  questi giorni  che ce ne sono ancora attaccati alcuni dell'anno scorso. Grazie a tutti.
 
Buona giornata!



Se te robi ‘na gaina te vè in gaera, se te robi on tesoro  te splendi come l’oro.
 
 
 
 
 
 
 
 
IL RISVEGLIO DEL MONTE FASOLO
( di Bertilla - 24 febbraio 2016 )
 
L'aria frizzante mattutina,
scioglie l'ultima brina,
allontana la nebbia
e il monte dolcemente si sveglia.
Distese di candidi bucaneve,
stretti in ciuffi di nastri allungati,
dondolano, nel respiro del bosco
ai piedi del faggio secolare.
L'elleboro accenna una coppa,
la corona di stami, al centro, si aggrappa;
l'anemone lascia basse le foglie,
lancia lo stelo con stelle pervinca nel cielo.
Le vigne sonnecchiano ancora
accoccolate ai pali, in lunghi filari,
segnano il grafico
di un cuore che batte sommesso.
Attendono i butti di pampini verdi,
come carezze di palmi materni,
a vestire i duri legni nodosi
e la scorza sfilacciata.
Così , i covi di nidi,
confusi fra i groppi,
al fresco e al sicuro saranno,
dove poi riparati, i graspi si fanno.
I mandorli neri, di grazia orientale,
si staglian sul rigo ondulato del viale,
sbadigliano alzando le fronde
fitte di ovali gonfi boccioli.
Sotto il tiepido sole, in trastulli,
fremono embrioni di fiori;
impaziente, si schiude una gemma, la più frettolosa:
risplendono petali delicatamente rosa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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