giovedì 24 agosto 2017

giovedì 24 agosto 2017

Carissimi,
                 come il giorno e la notte si susseguono, così il nostro tempo segue il corso dei giorni che passano, che nella vecchiaia lo sentiamo sempre di più, attraverso gli umori e i malumori che il nostro corpo ci trasmette. La fanciullezza ha dato seguito alla giovinezza, questa alla maturità che ha lasciato il posto alla vecchiaia. Ieri era, oggi in un lampo passa, è già mattina di un altro giorno che precede il fine settimana. Ma che discorsi vi sto mai dicendo e scrivendo, se non quelli che un tempo non avevo tempo, perché avevo altro da fare, perché avevo altre cose da vedere,  da avere, da possedere, da gustare. Sono circondato dalle cose che ho accumulato e che non gusto più come IERI,  cerco a malincuore di disfamarmene, perché per rivederle ci vuole TEMPO, che ormai è sopraffatto dalla poca forza, dalla mancanza di impegno, concentrazione e continuità. Mi stanco in fretta e penso e passo ad altro, che repentinamente mi porta al TEMPO di mangiare a mezzogiorno, di riposare, di mangiare la cena, di dormire un poco la notte e di attendere il nuovo giorno. Ecco  come si susseguono i giorni di chi ha TEMPO, di chi non è più padrone del suo TEMPO, ma che schiavo del TEMPO. Per fortuna che ancora qualcuno ha bisogno di me, che qualcuno mi chiama, che continuo e ho ancora desiderio di scrivervi. Oggi sono arrivato al TEMPO - verità,  del detto in lingua dialettale: 'Dove vuto 'ndare, tote a carona caro'.
 
Buona giornata!
 
 
 
AL PARON
 Grassie Paron
De averme creà
Fato cristian e conservà
In te sta note.
Grassie Paron
Pal ciareto de sto dì
Fa che meo gusta
E che fassa tuto
Quelo che Te voi Ti
Grassie Paron
Par averme fato
Rivare fin qua
E se Te voi
Fame rivare pì in là
Grassie Paron
Par ogni roba
Che on cò Te me regali
E pardoname se
Fasso dei fali .
 
 

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