venerdì 3 marzo 2017

venerdì 3 marzo 2017

Carissimi,
                alzo la tapparella e vedo un giorno pieno di luce, un cielo sereno striato da lunghe bianche scie  che si incrociano, sono le strade che percorrono gli aerei, che sempre più numerosi trasportano merci e passeggeri in ogni capo del mondo, ma che inquinano anche il cielo., così come le auto inquiniamo la terra, che è già inquinata da noi con il consumo di prodotti per l'agricoltura, contenitori di plastica e filtri di sigarette. A proposito di questi ultimi, ho osservato l'inciviltà di tanti fumatori, che hanno cosparso di mozziconi di sigarette, le aiuole dinnanzi l'Ospedale nuovo Madre Teresa di Calcutta. Spero però, che i dirigenti dello stesso Ospedale se ne siano accorti provvedano ad eliminare questo scempio. Ricordo mio padre, che aveva le 'mani d'oro', riciclava tutto e con qualsiasi cosa faceva i giocattoli per le nostre nipotine; ricordo quando andavo a comperare l'olio  o il vino, sempre  con la stessa boccettina di vetro; ricordo che il pane e qualsiasi alimento ci veniva racchiuso in sacchetti di carta, in particolare ricordo la carta da zucchero di colore blu , che durante l'inverno, quando prendevamo il raffreddore, la mamma la scaldava al fuoco, poi la bucava con l'ago, la cospargeva di grasso di maiale e ce la metteva sul petto alla sera; ricordo che si andava a fare la spesa con delle 'sporte' di paglia, di similpelle intrecciata o di tela; ricordo i carri trainati da cavalli, carichi di 'torba' che arrancavano sulle salitelle di via Valli e del ponte della Pescheria; ricordo le grida degli ambulanti ferrivecchi che passavano per le strade  e gridavano ' done,,,cronpo strasse, ossi, ferro vecio' ..........RICORDI solo RICORDI.
 
Buona giornata!
 
 
El tenpo xé 'ndà,
pì no tornarà,
come a nostra giovinessa,
che anca se la jera
piena de fame
e de tristessa,
vivare jera na belessa.
Se contentavimo de poco,
parché poco ghe jera,
ma gustavimo tuto
ch'el poco che gavevimo,
pan e fighi,
polenta e sardelon,
fame, fredo, sole, piova,
neve, giasso.
In canale noavimo e
lavavimo le arte,
l'aqua jera bona,
anca se fadigavimo par 'ìndare
torla a la ponpa co le sece
e co la sabia netavimo e tece.
Beli tenpi neti e sceti,
pieni de segreti
che ne faséa fantastigare
e che gavevimo
solo voia de vivare
e de amare.
 
 
 

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