domenica 15 febbraio 2015

Monselice città della pace

Carrisma S. e blog, ieri pomeriggio non era proprio una bella giornata, ma in piazza grande 'erano lo stesso le bancarelle, lo scivo, la giostrina e tanti bambini che si divertivano. Si festeggia il carnevale che sta esalndo i suoi ultimi giorni. Alle sette Chiesette una infinita processione saliva per prendere le chiavette al Santuario dei Santi Martiri e San Valentino. Anche lungo il percorso c'erano bancarelle che offrivano le loro arti. Nella Biblioteca del Castello, ho avuto il privilegio di essere tra i pochi presenti che hanno aderito e formato con l'inchiostro, la domanda all'U.N.E.S.C.O. di fare entrare anche MONSELICE  tra le CITTA' DELLA PACE. Spero che molti firmino per questo scopo, perché con tutto quello che si sente in giro per il mondo, di Pace ne abbiamo davvero bisogno. Al ritorno a casa ho aperto il PC e trovo come ogni settimana, il bollettino scritto da Don Marco, il nuovo cappellano dell'H Madre Teresa di Calcutta e, guarda caso, ha scritto una sua esperienza proprio sulla PACE, la vera PACE, che vi propongo per quest'oggi. Buona giornata!


Timorati o tumorati di Dio
Il titolo di questa semplice riflessione non è
mio. Lo prendo a prestito da una riflessione
di un amico prete. Anche lui ha conosciuto
Michele! Michele è tornato in cielo venerdì
13 febbraio. Ha avuto il tempo in questi
quasi tre anni di malattia di cambiare la vita
a molte persone che lo hanno incontrato. Un
ragazzo di 16 anni può cambiare il mondo?
Si è possibile. E lui l’ha fatto dicendoci
proprio queste parole: non sono timorato di
Dio, piuttosto un tumorato di Dio! E con
questo ci ha testimoniato che non aveva
paura di quello che Dio avrebbe potuto
chiedergli. Non era un timorato, un pauroso
di Dio. Si sentiva piuttosto un ragazzo amato
e voluto bene soprattutto da quel Gesù che
ha amato in tutta la sua vita. Don Federico
una sera in ospedale gli ha detto: diciamo
una preghiera Michele? E lui ha risposto si,
la dico io: grazie Gesù per tutto! Anche per
la malattia! Come si può ringraziare il buon
Dio per tutto quando si è persone malate? E
per di più ringraziarlo per un evento che
sembra essere il contrario dell’amore di Dio,
com’è vissuta spesso la malattia? Michele c’è
riuscito e ci dice che a 16 anni si può essere
davvero innamorati di Gesù!
La sera precedente la morte salutandolo gli
ho sussurrato: Michele salutaci Gesù quando
sarai davanti a Lui. Fissalo negli occhi e digli
che anche noi gli vogliamo bene!
La sua nascita al cielo ha dato un dono
straordinario a tutte le persone che lo hanno
conosciuto: la pace! E questo è dono di Dio.
Don Marco

Nessun commento:

Posta un commento