domenica 22 febbraio 2015

el bisato



  El bisato

PERIODICO DEI POETI DELLA ROCCA IN FIORE
GRUPPO SPONTANEO ITINERANTE

MONSELICE  - ANNO II  n° 1 – Febbraio 2015

Stampato  e distribuito in proprio.

Carissima S. e blog, vi chiederete che cosa scrivo questa mattina. Allora, ve ne  faccio un breve riassunto, formare un gruppo di poeti è stato da sempre il mio pallino. Molti anni fa avevo tentato di formarlo e chiamandolo 'La Torre di Piazza', ma non è mai andato in porto. da un paio d'anni, dopo numerose telefonate e contatti personali ho radunato un buon numero di Poeti. Ne ho parlato con l'amico Piero Gattolin, ahime deceduto l'anno scorso, al quale va il mio ricordo affettuoso, e anche con Roberto che si è subito dimostrato interessato ed entusiasto ( anche se non lo fa vedere come è nella sua indole). L'anno scorso, in occasione della Rocca in Fiore e con l'ausilio della locale biblioteca, ci siamo presentati con una recita nella Loggetta. Con l'aiuto di Roberto ne sono divenuto il coordinatore e ci siamo trovati e deciso di chiamrci 'I Poeti della Rocca in Fiore Gruppo spontaneo itinerante'. L'anno scorso con Roberto abbiamo raccolto le loro poesie e ne abbiamo stampato un libretto (solo per i poeti, perciò in poche copie) . Quest'anno il libretto è stato presentato ieri a Le Saline, l' agriturismo dell'amico poeta Resio. E' stato un bell'incontro, tutti abbiamo letto la nostra poesia che verteva sulla Grande Guerra a commemorazione del 150°. Resio ci ha fatto visitare il suo museo delle cose vecchie, abbiamo pranzato e chiaccherato assieme affettuosamente. Ci siamo lasciati dopo averci dato appuntamento per la presentazione dei libri degli amici di Rovigo, del mio libretto il 14 marzo p.v. e in particolare la nostra recita alla Loggetta il 17 maggio p.v.  Una bella cosa che mi ha fatto un enorme piacere. è che dal mattino alle 10 fin circa le 15,30,  molti non si erano ancora stancati della compagnia. Buona giornata!




IL SECOLO DELL’ASTIO
  Lo sparo di Gavrilo
la ‘belle époque’ concluse:
morente nel calesse
Francesco s’accasciò.
  Arsero forti gli odi,
venuti da lontano,
esplose la gran guerra
per quel pretesto turpe.
L’Europa fu affogata
nel sangue d’innocenti
e seminata ovunque
di corpi massacrati.
   Caddero atroci bombe
su ignara umanità
nelle trincee inchiodata
a inutil protezione.
Si sparsero nell’aria,
strisciaron sul terreno,
vapori avvelenati
a incenerir polmoni.
   Un contro l’altro armato
erano i contadini,
studenti e cittadini
d’uguali sentimenti.
Senza saper perché,
solo per l’ubbidienza,
vestiron le divise,
con dubbi nella mente.
   La guerra poi finì,
ridisegnò un’Europa,
ma per rivalsa empia
il Tedesco ritornò.
Ed ecco di nuovo sangue
e orror luciferini:
chi fu diverso uscì
col fumo dai camini.
   E lo chiamammo breve
il secolo trascorso:
intenso e pieno d’odio,
 per poca e corta pace.

                 Sandra Greggio di Este



 

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