venerdì 18 novembre 2016

venerdì 18 novembre 2016

Carissima S. e blog,
                                  «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!». L'anima d'ogni uomo è Casa, Tempio, Chiesa, ma l'uomo non se ne cura e dentro ci mette tutto il suo IO, dimentica che è stato il SOFFIO di DIO a crearlo. Ieri sera sono stato ad un incontro al Carmelo, in cui il relatore era un Padre Carmelitano. In sintesi, egli ha paragonato la Preghiera come il nostro respiro senza il quale non viviamo. Pertanto, ispiriamo la PAROLA e espiriamo la stessa continuamente, anche quando lavoriamo, mangiamo, dormiamo, se non si respira si muore, ecco che la PREGHIERA che diviene VITA, essa dunque,va al di là di un fattore meccanico, come un mantice o un tergicristallo, l'uno aiuta a emettere il suono, l'altro pulisce il vetro che da la visuale pulita della strada che si percorre, questi aiutano a riprodurre condizioni fine a se stesse, ma la PREGHIERA  come il RESPIRO è la condizione del nostro VIVERE e del nostro ESSERE. Riflettendo, mi  chiedo cosa mai ci può essere di più grande della PREGHIERA se non la PREGHIERA stessa in ogni istante e in ogni condizione come il RESPIRO:
 
Buona giornata! 
 
 
O DIO
con un soffio mi hai creato
per respirare TE
per vivere con TE accanto
in ogni momento della vita,
in ogni condizione.
Respiro e vivo
solo con TE e per TE.
 

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