martedì 1 novembre 2016

martedì 1 novembre 2016

Carissima S. e blog,
                                 ho letto sul giornale quotidiano che la Comunità di san Giacomo ha accolto dei giovani provenienti dall'Africa che hanno attraversato il Mediterraneo e hanno vissuto tutte le vicissitudini e i disagi di quella traversata. Io spero che questo esodo abbia a terminare, perché ormai questo mare è diventato un cimitero e come ho forse detto in altri blog, mi sento colpevole e complice di queste morti, perché nulla si fa per aiutare questa povera gente a rimanere nella propria terra. In questi giorni ho parlato con un missionario e mi ha raccontato che la vita laggiù sarebbe  senza drammi, la gente è viva e sorride lo stesso con quel poco che hanno, ma causa delle guerre, degli odi tribali, delle pestilenze e delle carestie, molti giovani che sono venuti a contatto con il benessere occidentale attraverso i mass-media, fanno di tutto a rischio della vita pur di fuggire da queste miserie. Ma, mi chiedo quali sacrifici devono fare per procurarsi tutto il denaro che gli serve poter fuggire; come fa l'occidente è l'Italia in particolare, a sopportare le spese per fronteggiare questa inarrestabile massa di popoli che continuano ad arrivare; non sarebbe meglio aiutarli a casa loro in Africa, o sotto sotto c'è un progetto di business per farli scappare e così appropriarsi delle loro terre e le relative ricchezze, che hanno già sfruttate con le colonie, ma che con l'Indipendenza di quelle Nazioni, non possono più fare affari......
 
Buona giornata!.
 
La nostra bella città
si sta riempendo di malumori.
Vuoi per gli odori,
vuoi per l'inquinamento,
vuoi per il potere,
è in  atto un movimento,
che seppur legittimo,
 rischia di
disaggregare le menti
di tanta gente,
con parole e allerte,
 piuttosto che procedere con cautela,
perché c'è sempre un ragionevole dubbio.
 
 
 
 
 

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