giovedì 30 giugno 2016

15 giugno 2016

   Carissima S. e blog,
                                    sono le 6, apro le finestre e una luce abbagliante quasi mi acceca, è il primo giorno davvero luminoso, dopo il pomeriggio di ieri pieno di pioggia e vento. Durante la veglia notturna consueta, avevo deciso di non andare a camminare, ma di andare a passeggiare più tardi con altri due compagni di vacanza che pranzano al mio stesso tavolo, perché ieri mi hanno quasi rimproverato di non andare mai con loro. Così rimango a letto fino alle 7, dopo il rito quotidiano corporale, scendo a fare colazione e dopo vado in spiaggia con Gemma, che si lamenta per il male al piede. Verso le 8 e 30, mi raggiungono i mie due compagni e camminiamo verso nord lungo la spiaggia. E' veramente un bellissimo giorno, il mare è calmo e in spiaggia, a mano a mano che camminiamo vediamo molta più gente degli altri giorni. Ai pennoni garriscono al caldo venticello, due bandierine, una rossa e una bianca e rossa. Uno dei miei amici va dal bagnino a chiedere il loro significato e così veniamo a sapere che la rossa, che vediamo spesso, è per avvisare i bagnanti che è pericoloso avventurarsi oltre le barriere di sassi, mentre la bicolore è per il divieto di balneazione, perché sono aperti gli scarichi a amare delle acque dei depuratori attraverso fossati che partono dalle colline e arrivano fino  dentro il mare. Attraversando uno di questi scannafossi, sprofondo con i piedi sulla sabbia e sbatto le ginocchia su d'un muretto in cemento armato che stavo valicando, perché non mi fidavo di entrare nel fosso. Mi sbuccio le ginocchia e mi disinfetto con l'acqua di mare, ma fatti pochi passi, dico ai miei compagni che è meglio che ritorni al mio lettino perché mi fanno male le ginocchia, la passeggiata di questa splendida mattina  è terminata miseramente. Mi consolo leggendo e terminando il bel romanzo 'Il nome della Rosa'  di Umberto Eco, al quale va tuttala mia ammirazione per avere scritto questo bellissima opera, che mi ha coinvolto dalla prima all'ultima pagina. Il romanzo è scritto molto bene, denso di cultura, di colpi di scena che non vedevo di vedere come andava a finire. Domani è l'ultimo giorno di permanenza in questo meraviglioso luogo di vacanza che ormai da un lustro mi dona serenità premura e accogliente ospitalità.
 
Buona giornata!
 
 
Le vacanze volgono al termine,
con pioggia, sole e vento alternate,
 comunque belle e rilassate.
Dopodomani ritorneremo a casa
con il desiderio di ritornare
il prossimo anno,
sempre che non ci incomba
qualche malanno,
perché l'anagrafe non perdona,
gli anni passano, tutto può succedere,
ma avanti...avanti comunque,
perché non si può retrocedere.
 
 
 

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