lunedì 27 giugno 2016

12 giugno 2016

    Carissima S. e blog,
                                     h. 6, apro la tenda della finestra della stanza d'albergo e guardo il cielo che si presenta così...così...il sole fa dei tentativi per uscire tra le nuvole grigie bianche come panna montata e cariche di pioggia. Mi alzo e vado a camminare lo stesso, perché ho deciso di arrivare fino a Rimini. Scendo per le scale senza aspettare l'ascensore, bevo un buon caffè che il portiere di notte mi offre. Esco dall'hotel e sono indeciso se andare lungo il marciapiede o lungo la spiaggia, scelgo quest'ultima soluzione. Passo la sorgente antica, il piccolo porto di Viserba, arrivo dopo una mezza oretta a Rivabella e poco dopo all'argine del fiume Marecchia, dove vedo con piacere il ponte nuovo e colorato che hanno rifatto dopo l'uragano di qualche anno fa. Oltrepasso il ponte e prendo la strada che porta alla chiesa dei Cappuccini con l'intenzione di visitarla, ma la trovo ancora chiusa. Attraverso il sottopassaggio vado a San Giuliano per recarmi alla ruota panoramica, ma poi faccio una deviazione per il grattacielo di Rimini che è vicino. Guardo l'orologio e sono le 8 circa, così prendo la strada per il ritorno lungo il marciapiede. Sono stanco e mi viene voglia di prendere l'autobus, ma proseguo e arrivo al mio bagno n. 45, già pieno di gente, mi distendo sul lettino sotto l'ombrellone con il sole che è riuscito ad uscire da dietro le nubi.
 
 
Buona giornata!
 
  
 
Una bella camminata
è sempre una cosa ben fatta,
se poi e di mattina fa bene
e la giornata ha un altro sapore.
Un po' stanchi, sotto l'ombrellone
si riposa volentieri.
Che vita beata, si potrebbe
vivere così, tranquilli e sereni,
ma tutto questo presto finirà
e si ritorna alla realtà
del vivere quotidiano,
nell'attesa della vacanza
del prossimo anno.
 

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