lunedì 19 gennaio 2015
Carissima S. e blog, stamattina mi ritrovo con la voce gutturale, è da u po’ di giorni che ho il raffreddore, penso di rimanere di rimanere in casa, tanto fuori c’è una nebbia che si taglia col coltello. Dopo questa premessa, vorrei potervi raccontare una bella storia su questo nostro mondo, ma invece continuano ad arrivare ‘migranti’, poveri, affamati, desiderosi di libertà e di una vita migliore. Inoltre mi impressiona vedere i milioni di mussulmani che inneggiano alla ‘guerra santa’ e distruggono le chiese cristiane, come se il Dio nostro non fosse anche il loro. Egli non ci ha insegnato la violenza ma l’Amore, ma questo vale anche per gli occidentali, perché imparino a rispettarli e non solo a sfruttare le loro risorse. Pertanto, ancora una volta e per sempre, prego e invito tutti alla preghiera, l’arma che non fa male e che molto aiuta. Prego anche per l'AVO, per Dennis e per i malati che presto li ritroveremo più motivati che mai. Buona giornata!
IL CAMPANELLO
E' un simpatico suono
argentino il suo tono
La fanciullezza mi ricorda
Quello che non si scorda
Alle cinque del mattino
sgattaiolavo come un gattino
Le scarpe slacciate avevo
il latte non bevevo
La tavola era vuota
solo duri pezzi di pagnotta
Correvo verso San Paolo
Odoravo il profumo di Aulo
Del suo forno sulla piazza
Un odore di pane che impazza
Con un certo languorino
facevo un bell'inchino
Nell'entrare nella chiesa
con la mano tesa
Le scarpe m'allacciavo
e in sacrestia aiutavo
A vestire il prete
Che celebrava per poche vecchiette
Ogni dì alle sei
"introibo ad altare Dei"
Al suono del campanello
le braccia al cielo
Gli occhi all'insù
Mi sembrava vedere il nostro Gesù
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