venerdì 27 gennaio 2017

venerd' 27 gennaio 2017

Carissimi, 
                 ma cosa c'è nella mente per arrivare a suicidarsi, cosa scatta dentro di essa, perché siamo così fragili. Non è facile dare risposta a tutto ciò, ma mi rendo conto che non facciamo abbastanza per queste persone, che quello che facciamo sembra che loro non  lo colgano, che  colgano solo quello che loro sia dovuto. Mi viene il dubbio che l'affetto non sia quello giusto e abbastanza, che ci voglia molto di più. Due persone che si tolgono la vita in soli due giorni di distanza l'uno dall'altra, significa che c'è qualcosa che non va e che si debba prestare più attenzione ad ognuno di loro individualmente. Si deve far sentire loro che sono in un luogo sereno, dove possono trascorrere una parte della loro vita volentieri e per libera scelta, non imposta dalle circostanze imposte dalla società, che li ha spinti a venire in questa Casa. Lavorare con queste persone, non deve essere solo un lavoro fatto di routine quotidiana, facendo attenzione a  dare loro tutte quelle cose materiali di cui hanno bisogno. Essi hanno bisogno di molto... molto di più, cioè di AMORE vero e sincero, che possa farli sentire vivi, umani. Bisogna riempirli del sorriso che li allieti a  rivivere la vita che fuori di qui non hanno più potuto avere.
 
 
Oggi ricorre 
la Giornata della memoria
Vengono ricordati
tutti i poveri esseri umani
uccisi nel lager nazisti,
Ma oggi, siamo
anche in presenza
di due fatti inaspettati,
come il suicidio di
due anziani nella
nostra Casa di Riposo,
che ci fanno riflettere
sulla capacità della mente umana
di arrivare a compiere un gesto
così tremendo da farci sentire
la morte sempre accanto.
 
 
 
 

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