venerdì 3 aprile 2015

rimembri

Carissima S. e blog, questa è una settimana, per noi cristiani, che chiamiamo Santa, perché ricordiamo tutto quello che abbiamo combinato e lo rimettiamo nelle mani del PARON, l'Unico, Grande, Onnipotente che da Lassù con le nostre sembianze riesce a capire ogni nostra azione. Che sia buona o cattiva a LUI la rimettiamo. Egli ci viene incontro e stende le sue mani verso le nostre miserie.
Nella nostra mente passano anche le cose del passato e i ricordi affiorano, ecco perché vi propongo una carrellata  di pensieri che vi faranno immaginare un ieri povero, ma ricco di semplice umanità BUONA PASQUA!
 

IERI
Dalla piazza risuona la torre
scandisce i rintocchi delle ore
che s'udivano nelle case dentro e fuori
tutto è ormai coperto dai rumori.
Dal Montericco il fragore delle mine,
rimbomba  sulla città l'ululato delle sirene
Allegro e vociante era il mercato,
guardava e passava l'uomo indaffarato.
Nell'aria si diffondeva del pane l'odore,
per le strade la gente salutava con calore.
S'inalavano i profumi della drogheria,
si sentivano i miasmi della pescheria.
Nelle osterie i vecchi giocavano a carte,
mescite di vino e pareti affumicate.
Oggi nei bar giovani aitanti,
bibite e specchi luccicanti.
Ieri si scriveva sulla carta di formaggio,
oggi treni e muri imbratta il selvaggio
Dal ponte la cava guardo,
vedo  sul Monte lo squarcio beffardo.
Nel canale non ci son più le barche,
 
dei loro fardelli cariche
dalle valli non arrivano le vecchie stanche,
simboli di un affaticato passato
che oggi scopriamo d'averlo
 
intensamente  amato.
 
 
 
 
 

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