martedì 14 aprile 2015

Incontri

Carissima S. e blog,  in casa non si incontrano i medesimi volti (se ci sono), si guardano le stesse cose e si fanno i normali gesti quotidiani. come accendere la tv che ci riempie di notizie sgradevoli: il tempo clemente ha fatto incontrare oltre 5000 emigranti, persone come noi che sono nate in un altro continente con delle problematiche diverse da noi, che potrebbero vivere anche nei loro luoghi di nascita, che potrebbero crescere con i loro usi e costumi e fare la loro vita, se non ci fossero degli altri uomini, non della loro stessa razza, che per egoismo si sono impadroniti dei tesori delle loro terre, facendosi aiutare da uomini della loro stessa razza, per sottomettere tutto quel popolo, numeroso come le stelle del cielo, che pur di sfuggire alle loro angherie e cercare la libertà, affrontano pericoli inninmaginabili, come pagare con i loro risparmi un passaggio  su sgangherate barche per attraversare il Mediterraneo, tanti di loro muoiono di stenti o per il capovolgimento di quelle vecchie barche. L'Italia è in prima linea per cercare di salvare questa povera gente, ma poi quando sono qui, cosa si fa per loro, se non inviarli da un Comune all'altro, da una struttura all'altra. Passa il tempo e per loro diventa una vita 'insulsa', vedono il nostro pseudo-benessere e si chiedono cosa accadrà loro. Noi che cominciamo a sentire la morsa della crisi, li vediamo bighellonare di qua e di là e ci chiediamo cosa sono venuti a fare e come sarà il loro e il nostro futuro. Queste considerazioni le facciamo, ma nulla possiamo fare se non parlarne e chiedere ai nostri governanti di darsi da fare, perché quello che si sta facendo è solo diventato un affare per pochi a danno di  molti. Buona giornata!
 
...la natura ci aiuta e allora, insieme rendiamola più bella ancora...
 

Non possiamo rimanere
solo ad ascoltare e guardare,
dobbiamo parlare e stimolare
chi ha il potere di fare giustizia.
Noi ne abbiamo bisogno,
loro sono fuggiti dalle loro terre
perché della libertà e della giustizia
erano affamati, qui 
credevano di trovarla,
ma è una chimera per noi e per loro.
Ci sono caserme, cattedrali nel deserto,
cioè le opere incompiute, apriamole
e destiniamole agli emigranti,
insegniamogli a convivere con
i nostri usi e costumi senza
che abbandonino i loro, ma
non lasciamoli nell'ozio, perché
la storia e il buon senso 
dice che 'l'ozio è il padre dei vizi' .

 

 


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