martedì 12 settembre 2017

martedì 12 aettembre 2017

Carissimi,
                 è appena passata l'estate e la nebbia ci fa vedere novembre, altro che settembre, chissà cosa diranno le statistiche e le previsioni. Non voglio nemmeno pensarci e aspetto che il sole ritorni. Stamattina non ho nemmeno voglia di andare a camminare e sono qui seduto a scrivervi queste mie tristi sensazioni, ma credo che anche per voi sia così. Comunque sia riteniamoci fortunati, perché la nostra zona è risparmiata dai tanti disastri che si sono visti in televisione e riportati dai giornali a caratteri grandi. Tutte queste devastazioni naturali ci arrecano danni incalcolabili, perché allora i governanti non impiegano le risorse per fare la manutenzione, perché non istituiscono, anzi usino la protezioni civile, perché di carrozzoni ne abbiamo già abbastanza, per vegliare su tutto ciò che non si dovrebbe costruire, fare per prevenire disastri come quelli che succedono  quando vengono tombinati i fossi, canali e fiumi, che poi si ritorcono contro. Si diceva anche nella sanità che è meglio prevenire che curare, ma ora sembra che non interessi più, perché anche la sanità sta andando verso la privatizzazione e alla farmaceutica interessa solo il guadagno contante e non le rimesse lente degli apparati statali, perché non viene vegliato sulla lentezza degli operatori statali. Vorrei dilungarmi, ma  sarebbe troppo lungo descrivere i danni che sta provocando la scienza e la tecnologia, che ci porta anche verso  l'orlo della guerra.

Buongiorno comunque sia!

 
Stanchi di sudare
per dissodare la terra
per pescare  per andare
e arrivare nei luoghi
più lontani al mondo
stanchi di andare a piedi
ci siamo dati da fare
a cercare mezzi
per poterci aiutare senza faticare
Ora ci lamentiamo
ma dobbiamo ricordarci del detto
che si diceva al poveretto
che si lamentava
- Hai voluto la bicicletta
ora pedala -

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