giovedì 24 maggio 2018

Giovedì 24 maggio 2018  

Carissima S. e blog.
                                ieri la giornata è trascorsa senza alcun impegno importante, l'unico degno di nota è stato il fioretto di ieri sera. Stanotte ho riposato, ma alle cinque ero già sveglio e dopo avermi girato e rigirato sul letto, alle sei mi sono alzato e sono andato a fare la passeggiata sull'argine verso Marendole. Il ginocchio mi faceva male, ma ho resistito; ho incontrato una decina di camminanti e visto due anatre selvatiche, sui campi ho visto saltare una famigliola di lepri e molti uccelli in volo, stranamente non ho visto nessuna gazza; il grano sta maturando ingiallendo; l'acqua del canale è abbastanza pulita e scorre allegramente. Sono seduto a scrivervi, potrei dire la mia sulla nascita del nuovo governo, ma prima lo voglio vedere all'opera. Comunque una cosa voglio dire per quanto riguarda il debito pubblico, che è stato accumulato in tanti anni dai vari governi e che continuerà ad espandersi se continuiamo a sperperare denaro per tanta gente che non ha voglia di lavorare, che vive sulle spalle dei genitori e sulla contribuzione all'accoglienza straniera, che solo un dieci % si da da fare l'altro novanta % vive di carità davanti alle chiese, ai supermercati o fa piccoli commerci, che spesso sfociano in droghe e prostituzione....L'elenco sarebbe troppo lungo o magari bisognerebbe discutere di più su certi argomenti, ma rischio di fare un soliloquio, invece mi piacerebbe dialogarci sopra con qualcuno che ne avesse voglia. Ora non avendo molte altre cose da raccontarvi, vi invio il mio affettuoso saluto.

Buona giornata!

MAGGIO

Pioggia
vento 
grandine
asparagi
ciliegie
piselli
volar d'uccelli
e mille altre cose
come il mese delle spose.
E che dire della gioia 
nel cantare a suqarciagola
e pregare la Madonna
alla sera al fioretto.
MAGGIO
è davvero il mese perfetto
per passeggiare all'aperto, 
per andare per sagre
e eventi vari ben organizzati
dalle Pro Loco
e i suoi volontari
ben preparati.


Domenica 28 gennaio 2018

   Ieri sera sono andato a vedere un film al Farinelli di Este, con  i miei nipoti Sandra e Roberto intitolato 'Lora più buia''. Trattava della nomina a Primo Ministro di Wiston Churcill durante la prima guerra mondiale. Mi è piaciuto questo film, ho visto l'impegno inglese in questa tragedia e conosciuto il grande Statista inglese. Però mi sono rammaricato, perché mi tocca andare in altre città, se voglio vedere un film. All'ora mi sono chiesto, perché nella mia città dove, dal dopoguerra agli anni '70, avevamo tre sale da cinema, oggi non ce n'è nemmeno una una. Al di là dell'avvento della tecnologia RAI, mi sono dato una sola risposta, cioè il poco impegno del nostro governo locale, che hanno privilegiato altre cose, a fondamentali iniziative per il bene sociale, come CINEMA E TEATRO. Anche oggi non vedo nessuna apertura,verso questi bisogni di aggregazione del popolo. Avevamo il Cinema Roma, che è crollato da oltre vent'anni e la Società Operaia, proprietaria del sito, non ha ancora la concessione scritta per ricostruirlo. Avevamo il cinema Astoria, uno dei più bei cinema-teatro dei dintorni, ma anche qui la municipalità,non è intervenuta e non ha aderito alle richieste dei proprietari. Avevamo il cinema Corallo, di proprietà della Parrocchia, che ha cessato, perché non aveva fondi per adeguarlo alle normative, anche se oggi sembra che siano iniziati i lavori, mi sa che rimarrà un'incompiuta. Così i Monselicensi devono emigrare in altri luoghi e per rimanere insieme e fare aggregazione, devono aspettare l'estate con la Giostra della Rocca,  manifestazioni organizzate dalla Pro Loco o da iniziative di giovani che cercano di fare del loro meglio, perché altrimenti, se vogliono stare in compagnia, non hanno altro che quattro locali, che ora sono andati in mano a gestori asiatici. Spero che in questo nuovo anno ci apra lo sguardo su queste importanti forme di vita sociale, perché la 'Speranza è l'ultima a morire' .
  
In queste lunghe serate invernali
se vengo in centro a passeggiare
non c'è nessuno  per chiacchierare
solo deserto e la poca luce dei fanali.
Le lunghe ombre della notte
tra sussurri di lingue  strane
 hanno il sapore di banane
e molto spesso con botte e lotte.
I pochi locali sono ridotti
con giovani all'aperto
senza allegria nel petto
con i mano solo i  goti.
Il rimanere assieme
con scambi culturali
e spettacoli teatrali
non c'è e l'arte geme.
Quando verrà il riscatto
di questa città io non lo so,
ma ho la speranza
che non sia lasciata sola
in mano al degrado 
e all'ignoranza.







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