POETI...AMO

sabato 8 novembre 2014

Carissima S. e blogs, stamattina la nebbia era padrona della città, sotto il suo tabarro erano scomparsi il Montericco e la Rocca. Alle 8,30 ero alla stazione degli autobus, in attesa del bus che mi avrebbe portato all'H Maria Teresa di Calcutta. Alle 8,40 arriva puntuale e salgo con la mia tessera annuale pagata 17 €. Dopo circa 10 minuti, passando per la strada rovigana-San Bortolo-la Monselice / Mare, arriviamo all'H.

L'immenso parcheggio è vuoto, operai che vanno e vengono dalla parte del Pronto Soccorso, l'ingresso è un immenso salone, sembra ancora più vuoto dopo che hanno tolte le sedie preparate per l'inaugurazione. Sotto la prua della nave c'è un operatore, mi avvicino e ci scambiamo i saluti, poi mi dice che funzionano solo alcuni ambulatori e il CUP che si trovano alla destra dell'entrata. Ci sono un paio di totem dove sono elencate le varie zone che indicano dove sono ubicati i locali di accoglienza e di cura. Mi reco da parte dove incontro due impiegate del CUP, anche con loro scambio due parole e proseguo verso dove c'è scritto Poliambulatorio. Entro c'è una sala d'aspetto, poi uno stretto corridoio con delle porte parte a parte, guardo le scritte degli ambulatori e ne conto una decina di cardiologia, al termine trovo un corridoio più largo e un'altra sala d'aspetto che si affaccia davanti ada altri corridoi con altri ambulatori, ne conto una decina di oculistica, un paio di ginecologia, 7/8 di ORL, altrettanti di urologia, 4 di diabetologia, 3/4 di chirurgia. Continuo il percorso che gira attorno all'ingresso e trovo tutti gli ambulatori delle altre specialistiche, fin che arrivo alla zona dell'AVIS e del Prelievo di di sangue per il Laboratorio Analisi. In altre zone non ho potuto accedere perché ci sono i lavori in corso e nemmeno negli altri piani perché nel primo ci sono gli uffici amministrativi, ed essendo sabato sono chiusi; al secondo piano è ancora un andirivieni di operai. Torno all'ingresso mi fermo a salutare l'addetto alla portineria che non è uno dei portieri degli Ospedali di Este o di Monselice, ma operatori assunti da una cooperativa, lo saluto, mi guardo attorno e ci sono solo pochi utenti e qualche curioso come me. Esco e il parcheggio è ancora vuoto, attendo un pò e arriva puntuale il bus che mi riporta a Monselice. Ripeto quello che ho già detto e cioè che un magnifico impianto, ma vederlo così vuoto, mi si stringe il cuore pensando che devo lasciare il mio vecchio ospedale di Monselice che quest'anno compie 100 anni dalla posa della prima pietra il 10 giugno 1914.