Carissima S. e blogs, dopo l'intensa pioggia di questa notte, stamattina sembra che stia schiarendo e vi auguro una Buona giornata.
ll mio verseggiar odierno è rivolto all'inutile guerra del 1915-18, chiamata anche la Grande Guerra, della quale quest'anno ricorre il centenario. Con il Gruppo spontaneo dei Poeti della Rocca in fiore, stiamo raccogliendo in nostri pensieri poetici su questo argomento, presto li mettermo assieme sul secondo numero del libretto EL BISATO. A questo proposito, chi desidera fare parte del nostro Gruppo, invii le sue poesie e il suo curriculum alla mia mail: naibbaf@libero.it o mi chiami al n° 3391278851. Grazie e ancora Buona giornata!
TRINCEE
Buche
e parapetti bassi che tarlano il pendio
che
scompare oltre l’avvallamento.
I
morti sono sparsi all’intorno,
brandelli
di carne, ossa,
un
cucchiaio e una lattina
a
testimoniare l’ultimo pasto
del
giovane soldato,
il
quale non sapeva di morire
quando
è stato inviato al fronte.
Una
vita immolata per la Patria
diranno
gli epitaffi sulle lapidi
e
i monumenti,
ma
i sepolti non hanno saputo
e
mai sapranno il perché
di
questa inutile guerra.
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