lunedì 4 febbraio 2019

Lunedì 4 febbraio 2019 

Carissima S. e blog. 
                                seduti a tavola a pranzare con amici, è un bel modo di passare la domenica. Così è stato ieri, al mattino abbiamo preparato tutto, Gemma si è occupata di fare da mangiare e io di preparare la tavola e gli amici sono arrivati puntuali. Il menù era allettante, Gemma ha cucinato gli spaghetti alla matriciana, Vittorio ha portato i fagiani che Stefano  i aveva regalato, Olindo e Luisa hanno portato i vini e le fritelle, mentre Teresa ha comperato i galani in pasticceria.Abbiamo chiacchierato, tutto è stato mangiato,  gustato e  con un buon vino annaffiato. Verso le tre del pomeriggio satolli e contenti abbiamo sparecchiato e ci siamo salutati dandoci appuntamento al prossimo incontro eno-gastronomico a base di baccalà. Oggi la giornata è densa di cose da fare, perché domani devo andare a fare il Day Hospital a Ferrara e forse in settimana vengo operato al ginocchio sinistro. Pertanto devo fare e preparare diverse cosette, compresi gli impegni che mi sono assunto per l'Associazione A.V.O. -  per i Poeti della Rocca - per il Circolo Filatelico e per il Gruppo di Lettura, perché  tra l' operazione e la riabilitazione per circa un mese sarò assente. Ho un po' di paura, ma come si dice Via il dente via il dolore, perché non posso camminare bene e non posso continuare a tenere duro e assumere antidolorifici. Oggi questa operazione da dei buoni risultati e nonostante i miei timori sono deciso a sottopormi a questo intervento. Ecco questa è la pagina del Rime...diario di oggi, che è un po triste, ma che fa parte della vita. Il mio pensiero poetico di quest'oggi è una rivisitazione del mio passato, quando avevo la forza e i desideri  della giovinezza.

Buona giornata!


ERI E OGGI

Dalla piazza risuonavano la torre
scandivano i rintocchi delle ore
che s'udivano nelle case dentro e fuori
Tutto è ormai coperto dai rumori
dal Montericco s'udivano il fragore delle mine
rimbombava l'ululato delle sirene
Allegro e vociante era il mercato
guardava e contrattava l'uomo indaffarato
Nell'aria si diffondeva del pane l'odore
per le strade la gente salutava con calore
S'inalavano i profumi della drogheria
si sentivano solo i miasmi della pescheria
Nelle osterie i vecchi giocavano a carte
mescite di vino e pareti affumicate
Oggi nei bar giovani aitanti
bibite e specchi luccicanti
Ieri si scriveva sulla carta di formaggio
oggi treni e muri imbratta il selvaggio
Dal ponte la cava guardo
vedo lo squarcio beffardo
Nel canale non ci son più le barche
dalle valli non arrivano più
con la frutta sulle spalle 
le vecchie  ingobbite e stanche
Simboli di un affaticato passato
ma che oggi scopriamo d'averlo amato.






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