Sabato 28 settembre 2019
Carissima S, e blog.
in questi giorni ho frugato dentro a questo infinito talentuoso scatolone, e ho trovato che il 23 settembre di 80 anni fa, è morto il padre della psicoanalisi Sigmund Freud. Allora, pensando al momento che sto vivendo, mi sono ricordato di un suo pensiero che più o meno suona così - la mente umana può anche aiutarti a guarire dalle malattie - per questo stamattina riporto qualcosa che riguarda questo grande medico della mente, e inoltre, anche un profilo di un altro uomo di scienza chiamato Paracelso, vissuto quattro secoli prima di Sigmund Fueud, che aveva pensato anche lui a questa realtà. Pertanto riporto quello che ho trovato in internet e che ho scritto su di loro
SIGMUND
FREUD (Freiberg, 6 maggio 1856 – Hampstead, 23 settembre 1939)
Da pochi giorni ricorre l’80° anniversario
della morte di SIGMUND FREUD. Mi fa piacere ricordarlo, non solo perché è
considerato uno dei padri della Psicoanalisi,
ma perché ha studiato ed è entrato nella mente dell’uomo,
proiettandola all’attenzione della comunità scientifica mondiale. Perciò, per
me S.F. è il medico che con la sua affermazione - Se in qualche modo è possibile esprimere quello che noi abbiamo sepolto
all’interno e possiamo diventarne consapevoli, si può evitare la malattia. Anche se non è riuscito ad evitarmi le
malattie, mi è stata di grande aiuto per
affrontare la sofferenza, che molte volte si è abbattuta nella mia vita,
attraverso u INTRUSO, che mi ha fatto fare i conti con la morte di
tanti miei cari parenti, specialmente
l’esperienza dolorosa della dipartita dei miei genitori, delle mie
sorelle e di Maria. Ora, il vigliacco, si sta accanendo contro Gemma, la
persona più cara che, quasi a volere obbedire a Maria, che mi ha detto prima di
morire –non rimanere solo - in breve
tempo ho trovato Gemma, con la quale stiamo condividendo la prematura morte dei
nostri cari.
Sigmund Freud, padre della psicoanalisi
«Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità»
Medico, alchimista e astrologo svizzero
DATA
DI NASCITA
LUOGO
DI NASCITA
DATA
DI MORTE
LUOGO
DI MORTE
CAUSA
Philippus
Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, meglio noto semplicemente come
Paracelsus o Paracelso, nasce ad Einsiedeln, in Svizzera, il 14 novembre del
1493. Medico, alchimista e astrologo, scienziato, è stato di fatto uno
sperimentatore controverso e dalla personalità decisamente sopra le righe. Il
nome Paracelso si deve a lui stesso, stante ad indicare, segno anche dell'alta
considerazione che aveva di sé, il suo essere di pari levatura rispetto ad Aulo
Cornelio Celso, romano naturalista ed esperto in arti mediche. "Para",
com'è noto, in greco significa "dipresso", "vicino.
La
nostra mente procura malattie ed essa stessa può guarirle. (PARACELSO, 1400)
- Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo
che il veleno non faccia effetto.
- L'alchimia serve a separare il vero dal falso.
- È la dose che fa il veleno.
- Nella natura tutto il mondo è una farmacia che non possiede neppure
un tetto.
- Coloro che si limitano a studiare e a trattare gli effetti della
malattia sono come persone che si immaginano di poter mandar via l'inverno
spazzando la neve sulla soglia della loro porta. Non è la neve che causa
l'inverno, ma l'inverno che causa la neve.
- Siamo angeli che dormono ancora il greve sonno della carne. L'uomo
deve destarsi, aprire gli occhi alla verità se non vuole correre il
rischio di attraversare la vita come un bruto incosciente.
- Se conosciamo l'anatomia dell'uomo interiore, possiamo vedere la
natura delle sue malattie al pari dei rimedi. Ciò che vediamo con gli
occhi esterni è l'ultima materia.
- Nel mondo c'è un ordine naturale di farmacie, poiché tutti i prati e
i pascoli, tutte le montagne e colline sono farmacie.
- Non sia di altri chi può esser di se stesso.
- Non sono né il diavolo né il medico a guarire, ma solo Dio
attraverso la medicina.
Cara sore...Lina,
te ricordito de quando gerimo putei,
che stavimo
nea nostra vecia casa
al Moraro, da ch'el tenpo
xe passà tanti ani,
par ti 82 e par mi 78,
e ringrasiando Dio
semo ncora qua,
invese tanti nostri cari
massa presto i ne ga assà.
Ma desso che semo rivà
a sta età, se incorsemo
che semo veci
da queo che se desmenteghemo
e dae pache che ciapemo.
Coraio cara sore..Lina
ndemo vanti e tanti auguri
de BON CONPLEANO
stamatina.
Nessun commento:
Posta un commento