martedì 16 gennaio 2018

martedì 16 gennaio 2018

Carissima S. e blog.
                                 i cari poeti si propongono su facebook, sono molto felice perché sono bravi. Questo strumento è divenuto un passatempo, anche io qualche volta lo uso, ma non lo so usare bene, pian piano imparerò, ma nel fra tempo leggo volentieri quello che scrivete e vedo le foto che inviate, sono bellissime. Pero, devo dirvi che ho tanta nostalgia della cara vecchia lettera e dei diversi francobolli che sono applicati in alto a destra. Vi dico questo, perché fin da quando ero ragazzo, in collegio, collezionavo  francobolli. Questa passione mi è rimasta e nel 1978, assieme ad alcuni vecchi amici, abbiamo fondato il Circolo Filatelico-Numismatico Città di Monselice, che quest'anno compie 40 anni. Sono altresì onorato di farne parte e di esserne l'attuale Presidente. Siamo rimasti in pochi, ma lancio l'invito a tutti, in particolare modo ai ragazzi, a venirci a trovare nella Sede che si trova in via San Filippo con l'entrata da via Caduti del lavoro, accanto alle gradinate del Campo Sportivo, nella 2^  e 4^ domenica di ogni mese o contattandomi al n. 3391278851. Potete trovare informazioni, vedere le- nostre Mostre  a tema, che vengono  cambiate ogni 2 o 3mesi. Inoltre, per ricordare i 40 anni di fondazione, a tutti coloro che verranno a trovarci verranno offerte  in dono delle cartoline stampate dal Circolo durante questi 40 anni.
Attraverso il francobollo si ricordano personaggi, eventi, avvenimenti e si impara a conoscere le altre nazioni del mondo e a  fantasticare su tanti bei luoghi che ancora sono sconosciuti, ma dei quali i francobolli emessi da quei luoghi ce ne parlano. Io mi diletto anche a scrivere un pensiero poetico sul soggetto del francobollo stesso, e se venite a trovarci nella nostra Sede li troverete in mostra.
Buona giornata!




           C'era un tempo dove il colore
si inchinava alla monocromia,
il calore imperava sul gelo,
l'ostentamento spavaldo
promulgava ilarità.
Le miriadi di colori, il gelo interiore, la noncuranza bell'apparir,
hanno confuso i sogni
e i giochi di bimbo. di Valter B.

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  Il bianco e il nero
era il colore sincero
del tempo povero,
ma felice,
dove la vita scorreva quieta,
con poco o nulla ognun si dilettava,
correva, giocava e
le giornate trascorrevano liete
anche se affamate. di Giancarlo F.

 
 
 
 
 
  
 
  
 
  
 
  
 
 
 
  
 
 
 
  
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
  
  
 
 
 
 
 
 
 
  
 
  
 
  

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